Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori

L’Associazione nacque all’indomani della Prima Guerra Mondiale. La sua denominazione era Associazione Nazionale dell’Arma del Genio (A.N.A.G.) e dal 1931 diede vita ad un periodico mensile intitolato “Santa Barbara”. Il suo primo presidente fu il Generale Borgatti, illustre storico militare, fondatore del Museo Storico del Genio, che sollecitò il monumento all’Arma inaugurato a Roma nel 1925 in Castel Sant’Angelo e trasferito successivamente in Piazza Maresciallo Giardino. Nel 1934 l’Associazione prese il nome di Reggimento Genio “Mario Fiore”.

Nel 1954 l’associazione prendeva il nome di Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori d’Italia e il notiziario dopo essere stato rinominato “IL GENIERE” nel 1982 assumeva la denominazione definitiva di “ANGET”.

L’ANGET è una Associazione d’Arma e di volontariato per la Protezione Civile, ha personalità giuridica, è apolitica, senza fini di lucro, aperta a tutti coloro che hanno prestato o prestano servizio in reparti ed organi del Genio e delle Trasmissioni e a tutti coloro che ritengono di identificarsi nei suoi valori e intendono concorrere al conseguimento delle sue finalità.

La struttura organizzativa dell’A.N.G.E.T. si articola in Presidenza Nazionale, Delegazioni Regionali, Sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale, con una forza di 10.000 soci. All’interno di tale struttura esistono inoltre Gruppi di Specialità d’Arma e Gruppi di Protezione Civile a diversi livelli: nazionale, regionale e locale, che raggruppano i soci di diverse sezioni e Delegazioni.
Ai fini degli interventi umanitari in paesi stranieri si è costituito un Gruppo di Sminamento Umanitario per svolgere attività di bonifica mine ed ordigni esplosivi e fornire consulenza a personale tecnico per progettazione e direzione lavori ed anche per la formazione di operatori locali e la realizzazione di sistemi di comando e controllo.

 

Preghiera del Geniere Trasmettitore

“O Signore Dio degli eserciti, benedici la nostra Patria,
e fa che dalle nostre radio non vengano lanciate parole di odio e di guerra,
ma parole di amore e di pace,
fa che dai nostri telegrafi non vengano trasmessi segnali di morte e di distruzione,
bensì segnali di vita di concordia.

Se gli eventi dovessero costringere la Patria a chiamarci per difendere i sacri ideali
di giustizia e libertà, allora o Signore dona a noi intelligenza, coraggio, ardimento
affinché possiamo compiere adeguatamente il nostro dovere.

E concedi o Signore, il premio eterno a tutti i genieri che si sono immolati
per la giustizia e per la libertà.

Madonna Santa, Regina del cielo e della terra proteggi l’Italia.
Santa Barbara, patrona dei genieri prega per noi.” 

– cav. Domenico Cordoni –