Medaglia d’Argento al Valore Militare
Borromeo Luigi (Carlo)
Sant'Angelo Lodigiano, 27 Agosto 1899
13° Reggimento FanteriaDi notte ed in paese straniero, udendo grida di un soldato italiano che, aggredito da parecchi facinorosi armati, versava in grande pericolo, accorreva inerme e con slancio generoso in suo aiuto e salvava, con grave rischio della vita propria, quella del compagno.
Boselli Antonio (Enrico)
Sant'Angelo Lodigiano, 29 Aprile 1880
24° Reggimento FanteriaDurante violenti bombardamenti, venuto a mancare al comando dell’Art. Divisionale qualsiasi collegamento con i Reggimenti e con i Reparti dipendenti, di persona, recapitava ordini e riparava più volte le linee telefoniche, con aiuto di qualche militare, nelle zone più intensamente battute dal fuoco nemico.
Cortese Gianantonio (Alessandro)
Sant'Angelo Lodigiano, 1895
Tenente GranatieriIn occasione di violenti bombardamenti ed aspri attacchi nemici contro una nostra posizione, resistette ad oltranza per cinque giorni contro forze superiori, incitando con serena calma i suoi subordinati ed essendo loro di esempio mirabile col suo fermo contegno e col suo spinto valore, fino a quando cadde gravemente ferito.
Furiosi Stefano (Alessio)
Sant'Angelo Lodigiano, 1888
Catturata una mitragliatrice, la rivolgeva immediatamente contro il nemico, sconvolgendolo. Assaltato poscia un ridotino, ne scacciava
l’avversario, resistendo valorosamente contro i forti e ripetuti assalti.
Morzenti Riccardo (Ottorino)
Sant'Angelo Lodigiano, 1898
Sotto tenente 4° Reggimento AlpiniUfficiale Esploratore, essendogli stato ordinato di rimanere in riserva, chiedeva ed otteneva di partecipare all’attacco di forti posizioni nemiche. Giunto primo sulle trincee avversarie, sotto violentissimo fuoco, con slancio di bombe a mano, incoraggiava i suoi dipendenti ad avanzare, dando bella prova di coraggio, finché cadeva colpito a morte.
Rossi Francesco (Giovanni)
Sant'Angelo Lodigiano, 1884
Capitano 4° Reggimento AlpiniSi slanciava per primo ripetutamente all’assalto di trincee nemiche trascinando con l’esempio la propria Compagnia, finché rimaneva ferito alla testa.
Rusconi Giuseppe (Battista)
Sant'Angelo Lodigiano, 21 Settembre 1891
Caporale 78° FanteriaArdito instancabile nella lotta, fu meraviglioso esempio ai compagni in violenta azione contro postazione avversaria.
Sotto l’infuriare delle bombe nemiche, primo fra i primi, si slanciava in un ricovero, traendo numerosi prigionieri.
Stella Antonio
Sant'Angelo Lodigiano, 1887
Soldato 53° FanteriaQuale portaferiti, durante un furioso attacco nemico alla postazione avanzata della Fossa, dopo aver curato i suoi compagni messi fuori combattimento, visto che il tiratore di un’arma restava ferito, accorreva a sostituirlo, continuando ad azionare la mitragliatrice sotto vivo fuoco nemico, fino a quando egli stesso rimaneva ferito.
Vignali Michelangelo (Claudio)
Sant'Angelo Lodigiano, 1894
Sottotenente 74° Fanteria mista 246° compagnia mitraglieriComandante di una Sezione mitragliatrici, portandosi innanzi al suo reparto, nonostante fosse fatto segno a violenti raffiche di mitragliatrici avversarie, rimaneva sul posto, impedendo, col fuoco delle proprie armi, al nemico di contrattaccare e di soverchiare una nostra colonna d’assalto.
Nella valorosa sua azione cadeva infine gloriosamente colpito a morte.
- Sottotenente Vignali Michelangelo
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Sergente Cremascoli Annibale
Il provveditorato dopo le dovute informazioni prese presso l'Istituto Nastro Azzurro di S.Angelo Lodigiano, diede il suo nulla osta. (dai documenti ndr)
Medaglie di bronzo al V.M., croce al merito di guerra e altre decorazioni
Beccaria Antonio (Petro)
Sant'Angelo Lodigiano, 22 Luglio 1915
Sergente Maggiore automobilistaSottoufficiale automobilista di sicura capacità e di grande coraggio già provato in molti combattimenti.
Il giorno 7 Aprile assalta l’autocolonna di cui faceva parte come Comandante di Auto sezione di preponderanti forze avversarie, si prodigava con tenace coraggio nel tentativo di portare a salvamento gli automezzi. Con pochi uomini di scorta contrattacca per ben tre volte, permettendo la colonna di avanzare oltre gli sbarramenti posti sulla strada. Accortosi che due autocarri rimasti fermi perchè colpiti dal fuoco nemico erano già in preda dei saccheggiatori, si offriva per un nuovo contro attacco.
Contribuiva col suo coraggioso contegno a sganciare l’autocolonna e a risolvere in nostro favore il duro combattimento.
Esempio di sereno sprezzo del pericolo e di belle virtù militari.
Bisi Gaetano (Angelo)
Sant'Angelo Lodigiano, 1885
Capitano 54° reggimento FanteriaPortatosi sotto i reticolati nemici per tagliarli e riuscitogli vano tentativo, ripeté l’operazione con felice esito.
Bocchiola Secondo (Domenico)
Sant'Angelo Lodigiano, 28 Ottobre 1916
Caporale Reggimento Savoia CavalleriaElemento di pattuglia esplorante, concorreva con intelligente ardimento ad un delicato e difficile compito. Benché ferito ad una gamba, restava a cavallo e rifiutava ogni cura fino al termine della missione affidatagli.
Cantoni Giovanni (Luigi)
Sant'Angelo Lodigiano, 1895
19° Reggimento ArtiglieriaCon prontezza ed alto spirito militare, essendo stato danneggiato il proprio pezzo dal violento tiro nemico, accorreva al pezzo per sostituirvi il puntatore ch’era rimasto ferito, e vi continuava il tiro.
Chini Luigi (Oreste)
Sant'Angelo Lodigiano, 24 Ottobre 1919
Sottotenente Reggimento FanteriaIn luogo ripiegamento contrastato da forze avversarie superiori per numero e armamento combatté con indomito valore, infondendo ai dipendenti, con l’esempio e l’ascendente personale, lo slancio e la tenacia, per protrarre ancora una lotta ormai disperata. In prigionia seguitò a essere esempio di virile fermezza e di fiero comportamento militare.
Conca Giuseppe (Enrico)
Sant'Angelo Lodigiano, 3 Ottobre 1920
Caporale 161° Compagnia Genio Autieri DivisioneDurante il rafforzamento di un campo minato, rimasto ferito il sottoufficiale comandante di squadra da improvvisa raffica di mitraglia, lo soccorreva prontamente trasportandolo al posto di medicazione e, noncurante del grave pericolo, lo sostituiva nel difficile compito di innesco delle mine, portando il lavoro er la migliore difesa del caposaldo minacciando dal nemico. Esempio di alto denso del dovere e spirito di sacrificio.
Daccò Carlo (Giuseppe)
Sant'Angelo Lodigiano, 1899
Soldato 21° reggimento FanteriaIn un’irruzione operata nelle linee nemiche, si slanciava fra i primi nella trincea avversaria e impegnava violenta lotta a corpo a corpo coi difensori. Ferito non abbandonava il posto anche ad azione ultimata.
De Vecchi Giovanni (Battista)
Sant'Angelo Lodigiano, 4 febbraio 1897
Soldato Reggimento Fanteria 12° squadra automitr.Mitragliere su di un’auto mitragliatrice blindata, impossibilitato ad usare la propria arma procedeva zelantemente al munizionamento dell’unica arma funzionante. Volontariamente si sostituiva pe il tiratore di questa rimasto ferito, continuando a sparare con calma e fermezza. Bel esempio di alto sentimento del dovere, finché a sua volta veniva colpito gravemente ed in più parti.
Poggi Mario (Giovanni)
Sant'Angelo Lodigiano, 1918
Caporal Maggiore 3° BersaglieriCapo squadra fucilieri, trascinava i suoi uomini alla conquista di una munita postazione avversaria. Per tre volte rigettava, quindi il nemico, venuto al contrassalto nella notte, mantenendo la posizione appena conquistata.
Rusconi Mario (Giuseppe)
Sant'Angelo Lodigiano, 22 Gennaio 1922
Caporal Maggiore 3° Reggimento BersaglieriFronte Russo, non si è reperita la motivazione
Savarè Giuseppe (Angelo)
Sant'Angelo Lodigiano, 29 Marzo 1915
Caporale 21° Reggimento artiglieria motorizzataCapo pezzo, gravemente mutilato da schegge di granata, sopportava serenamente le atroci sofferenze ed invitava i serventi ad accelerare il rito, dando prova di coraggio ed attaccamento al dovere.
Medaglia d’Argento al V.M. alla Memoria
Tonali Bruno (fu Giuseppe)
Sant'Angelo Lodigiano, 3 Febbraio 1905
Caporal Maggiore 3° Reggimento BersaglieriToscani Giovanni (Paolo)
Sant'Angelo Lodigiano, 9 Gennaio 1897
Soldato 2° Reggimento Bombardieri 316° BatteriaVaresi Gerolamo (Luigi)
Sant'Angelo Lodigiano, 25 Settembre 1895
112° Compagnia Mitraglieri FIATDovendo la sua Sezione occupare una posizione nemica, non prestandosi il terreno per la presa di posizione, si offriva di sostegno all’arma nelle varie azioni di fuoco. Durante un contrattacco nemico, minacciando l’arma di essere aggirata e catturata, non potendosi servire perché fuori uso, la difendeva strenuamente con lancio di bombe a mano.
Vignali Michelangelo (Claudio)
Sant'Angelo Lodigiano, 1894
Medaglia di Bronzo al V.M. per meriti Partigiani
Vigorelli Giuseppe Guerrino (Daniele)
Sant'Angelo Lodigiano, 8 Marzo 1916
Caporal Maggiore Reggimento FanteriaComandante di un Plotone di partigiani operanti all’estero, rimaneva del corso di un violento attacco nemico, circondato con pochi uomini da preponderati forze avversarie. Rifiutandosi di arrendersi, ricuciva, dopo un furioso corpo a corpo, ad aprire un varco e a rientrare nelle proprie linee, riprendendo immediatamente il combattimento.