Statuto

L'Associazione Combattenti ebbe, con un decreto regio N° 1371 del 24 Giugno 1923, il riconoscimento di Ente Morale.
Si ebbero pertanto variazioni di Statuto decise da Congressi Nazionali.
Agli scopi associativi, espressi nello Statuto del 1923, se ne sono aggiunti altri, mentre alcuni hanno avuto varianti.
Si ritiene opportuno riportare qui per esteso l'articolo 2 dello Statuto, approvato dal Presidente della Repubblica con decreto del 10 Marzo 1986:

L'Associazione si propone:
a) il culto della Patria;
b) la glorificazione dei Caduti in guerra, nei campi di progionia e di internamento, e la perpetuazione della loro memoria;
c) la difesa dell'unità e dei valori della Nazione e della Costituzione Repubblicana;
d) l'affermazione della giustizia e del mantenimento della pace tra i popoli, il consolidamento dei vincoli di fraternità fra tutti, in Italia, in Europa e nel mondo;
e) la partecipazione attiva alla risoluzione dei problemi sociali;
f) la promozione di tutte le iniziative atte a difendere e a realizzare, tra gli associati, i cittadini e in particolare i giovani, i principi di una concreta operante solidarietà per meglio superare le difficoltà materiali e morali della collettività nazionale;
g) la ricerca e la documentazione culturale e storica sul combattente italiano ed i valori che l'hanno ispirato e la conseguente divulgazione al fine di facilitarne la conoscenza da parte delle nuove generazioni.
Gli scopi di cui al presente articolo costituiscono le ragioni ideali, morali e sociali dell'Associazione ed impegnano l'azione
degli iscritti.

Ogni tre anni, la vita democratica dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci si esprime con assemblee e congressi.
Dapprima si svolgono le assemblee sezionali, seguite dai congressi provinciali e da quello nazionale.
Anche se non si commentano con la dovuta ampiezza le affermazioni dell'articolo 2 dello Statuto, approvato dal Presidente della Repubblica il 10 Marzo 1986, è evidente che l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci è un sodalizio con lo scopo di contribuire con la sua attività alla realizzazione della pace in Italia e nel mondo.